E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

    Sorpreso da un improvviso temporale Villa il nano trovò rifugio, insieme ai chierichetti Succhiolo, Leccolo, Ingoiolo, nella chiesa di Pontetaro dove s'imbatté nel pittore Sirocchi impegnato a tinteggiare la volta a catino dell'abside. Il prevosto Don Ventilance, noto predatore sessuale, trasferito dal vescovo in quella parrocchia per intraprendere un cammino di redenzione, dopo avere commesso abusi sessuali su molti minori, propose a Villa il nano di andare a pregare nella cripta e gli offrì un gelato. Memore delle parole della mamma, di non accettare dolci dagli sconosciuti, rifiutò l'invito mantenendo intatto il buco del culo.