E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

    Non mi vergogno ad ammettere che in più di una occasione ho spedito delle mie foto intime, seppure accorta nel coprirmi il volto, a uomini con cui, in chat, sono in confidenza. Loro insistono per conoscere come sono fatta, così gli invio le foto per stupirli perché con i miei settanta anni mi considero ancora una gran figa. In alcun modo voglio giustificare questa scelta, anche se molte persone tendono s denigrare questo mio modo di agire, mentre, di fatto, i selfie, soprattutto di nudo, sono ormai entrati a fare parte dei diversi modi di vivere la propria sessualità. Sbaglio?