E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più non una di meno.   

   Sino a qualche mese fa trascorrevo le giornate impegnandomi nel lavoro d’infermiera, prendendomi cura delle persone ricoverate nelle corsie dell’ospedale, illudendomi così di dare un senso alla mia esistenza. Ora che ho raggiunto la sospirata pensione mi guardo indietro, analizzo il mio vissuto e ne sono delusa. Trascorro intere giornate davanti al computer guardando film erotici su You Porn, cucino, tiro a lucido la casa e faccio il bucato, catapultata in una realtà che non mi appartiene, nel frattempo mio marito trascorre le giornate al bar giocando a carte e biliardo. Mi aspettavo molto di più dalla vita.