HO FATTO SESSO
CON LA MIA FUTURA SUOCERA

di Farfallina

AVVERTENZA

Il linguaggio di sesso esplicito utilizzato nel racconto è indicato per un pubblico adulto.
Se sei minorenne o se pensi che il contenuto possa offenderti sei invitato a
uscire.

 

      Ho appuntamento con Manuela alla caffetteria Verdi. Sono in leggero ritardo, ma non me ne dolgo. Affretto il passo, procedendo con accortezza sulle piastre di luserna dei marciapiede di Via D'Azeglio, rese viscide dalla pioggia caduta sulla città nel primo pomeriggio. Al telefono Manuela non ha voluto rivelarmi il motivo di questo nostro incontro, cosicché non ho insistito a chiederglielo stante gli insulti che ci siamo scambiate, all'incirca un anno fa, allorché mi aveva comunicato che sarebbe andata a convivere con Lorenzo, preferendo lui a me. 
    Le lancette dell’orologio, sistemato fra le bottiglie di liquore, sulla parete dietro il bancone della caffetteria, segnano le 17.10 nel momento in cui metto piede nel locale. 
    Mi guardo intorno e la vedo. 
    Manuela occupa un tavolo all’estremità della sala, vicino a una delle vetrine che si affacciano sulla strada. 
    E’ intenta a leggere un rotocalco e non si accorge della mia presenza fintanto che le sono davanti. Solleva il capo e abbozza un sorriso. 
     - Ciao! - dico contraccambiando il cenno di saluto.
    Chino il capo e avvicino le labbra al suo viso prima di ricevere una qualsiasi risposta. Ci scambiamo un doppio bacio sulle guance anche se non posso fare a meno di pensare che le sue labbra, perlomeno in quest’ultimo anno, le ha consumate baciando quel rospo d'uomo che è Lorenzo. 
    Mi siedo sulla sedia che trovo libera di fronte a lei lasciandomi alle spalle la vetrina da cui penetrano dei fasci di luce. La guardo in viso alla ricerca di mutamenti dell'aspetto. E’ trascorso un anno dall’ultima volta che ci siamo incontrate ed è sempre uguale. Bella e dannata.
    - Cosa ordiniamo da bere? - si affretta a chiedermi mentre chiude la pagina di Novella2000 che stava leggendo con apparente interesse quando ho messo piede nella caffetteria.
    - Un caffè lungo, grazie. - dico anche se, agitata come sono, avrei bisogno di sorseggiare una damigiana di camomilla.
    Manuela si rivolge alla ragazza in piedi dietro il bancone e ordina due caffè lunghi. Sta per riporre nella borsetta il rotocalco che stava leggendo e ne approfitto per porle una domanda.
    - Che notizia stavi leggendo di così avvincente?
    - Niente d'importante.
   - Racconta dai... - insisto. 
   - Stavo leggendo della vicenda di un ragazzo colto in fragrante dalla fidanzata mentre fa sesso a tre con la futura suocera e la migliore amica della ragazza.
   - Da non credere!
   - Eppure la notizia è vera.
    - Dove è accaduto?
    - Non ci crederai, ma il misfatto si è verificato a pochi chilometri dalla nostra città.
   - Nooo....
   - Sì, invece, perché è accaduto a Reggio Emilia. 
    - Ecco perché ti ho colta concentrata nella lettura.
    - Hai ragione.
    - Beh, che dire? Penso che quella mamma e l’amica della ragazza appartengono alla peggiore feccia del genere umano. E poi a me fanno schifo le persone che tradiscono. - dico alludendo esplicitamente all'infedeltà di Manuela che a suo tempo, tradendomi con Lorenzo, mi ha lasciata.
   La cameriera deposita sul tavolo le tazzine di caffè che abbiamo ordinato e si allontana.
    - La madre della ragazza ha 42 anni, però osservando la fotografia che l'immortala sulla rivista mostra d'averne molti meno, anzi a dirla tutta è una gran figa. - strombazza Manuela che ha rintracciato la pagina in questione e mi mostra la foto che ritrae la donna.
    - Hai ragione è una gran bella donna. Però che porci gli uomini! Mettersi a scopare con la madre della propria fidanzata ci vuole coraggio. Questa storia mi ricorda un po' un vecchio film americano di grande successo: "Il laureato", con protagonista Dustin Hoffman.
   - Con l'aggravante che qui fanno sesso addirittura in tre perché, non scordarti, c'è in ballo anche la migliore amica della fidanzata!
   - Già non bisogna dimenticare l'amica!
   - Nell'articolo in questione c'è scritto che è stata la madre della ragazza a provocare il fidanzato,  mettendolo in difficoltà, sino a quando lui si è visto costretto a cedere alle avance della donna che, in un momento di passione e svago, se lo è scopato coadiuvata in questo gioco dalla migliore amica della figlia.
    - Beh… non ce mai fine al peggio.
    - La storia non mi scandalizza, affatto, perché accade molto di peggio. Nei mesi scorsi è uscita nelle librerie, suscitando parecchio clamore, la biografia di Jane Fonda, emblema del femminismo americano negli anni sessanta e ottanta. Ebbene ormai ottantenne la famosa attrice americana ha saputo, come poche altre donne del cinema, mantenere una immagine sexy di se stessa e nel libro racconta della sua vita intima e soprattutto dei suoi amori.
    - E allora? - dico non capendo dove vuole andare a parare Manuela con il suo discorso. 
    - La biografia è una bomba che ha scandalizzato i lettori e la critica perché l’attrice parla di sesso, soffermandosi a descrivere quello a tre.
    - Ah. Pure lei!
    - Beh, il libro ha suscitato parecchio scandalo all'uscita nelle librerie per il contenuto di alcune pagine in cui Jane racconta delle orge sessuali cui, all’epoca del matrimonio con Roger Vadim, il famoso regista francese la costringeva prendervi parte rendendola partecipe delle sue fantasie erotiche di maschio.
    - Cioè, quali? Adesso con 'sta storia del sesso a tre mi hai davvero incuriosita.
    - Beh, una delle ammissioni dell'attrice che più mi hanno turbata, citata nelle pagine del libro, è che il regista francese la invitava persino a scegliersi le compagne di letto, fra quelle che lui stesso le portava direttamente a casa, augurandosi che una di loro potesse esserle di suo gradimento così avrebbero fatto del sesso a tre.
    - Ah.
    - Ma nella biografia, che lei stessa ha curato, c’è pure scritto che Roger Vadim era generoso anche con gli uomini che frequentavano la loro casa, infatti, in più di una occasione aveva offerto ad alcuni amici di godere del corpo di Jane.
    - Non ci credo. Questa te la sei inventata. Dai, è così?
    - Eppure ti assicuro che la vicenda è riportato nella biografia che come ti ho già detto è stata scritta dall'attrice di suo pugno.
    - Io invece, tanto per restare in tema, qualche giorno fa, sempre su un rotocalco, anche se non ricordo di preciso quale, forse Novella 200 oppure Chi, boh! Mi è capitato di leggere una notizia sconcertante a proposito di David Bowie. 
    - David Bowie? Il cantante inglese?
    - Uno dei personaggi dello spettacolo più trasgressivi che conosco.
    - Di recente mi è capitato di vedere alla tivù un film di fantascienza da lui interpretato, ma non ricordo bene qual è il titolo. - abbozza Manuela.
    - “L’uomo che cadde sulla terra” è il film di fantascienza che hai visto. Lo ha girato negli anni settanta ed è un gran bel film. Ma oltre a quella pellicola, la più famosa da lui interpretata, ha girato altri film oltre a svolgere l’attività di cantautore.
    - Beh, allora cosa hai letto a proposito di David Bowie di cosi biasimevole?
    - A rivelare a un tabloid inglese degli aspetti inediti della vita sessuale dell’artista ci ha pensato la ex moglie del cantante britannico, una modella somala che ha raccontato delle numerose volte in cui è stata coinvolta in notti di sesso a tre.
    - Oplà!!!
    - Pensa che il giorno del loro matrimonio, ha rivelato la ex moglie dell’artista, arrivarono in chiesa pressoché malfermi sulle gambe.
     - Erano ubriachi?
    - Avevano trascorso una focosa notte di estenuante sesso a tre conclusa soltanto poche ore prima della cerimonia nuziale.
    - Ma il terzo incomodo chi era? Uomo o danna?
    - Pare si trattasse di una loro comune amica.
    - Ah.
    - Ma quella che ti ho raccontato non è l’unica storia curiosa che ha a che fare con le abitudini sessuali di David Bowie, spiattellata dall'ex moglie al tabloid inglese, infatti, ha parlato di una vera e propria passione ossessiva che legava il marito a un altro pilastro della musica anglosassone. Ci scommetto che non ti immagini chi è.
    - Dimmelo dai, non tenermi sulla graticola. 
    - Mick Jagger, il leader dei Rolling Stones!
    - No!!!
    - La ex moglie di Bowie racconta di averli scovati a letto che scopavano. E dopo quella prima volta ha cominciato a partecipare anche lei agli incontri intimi fra i due artisti.
    - Però! Accidenti!!!
    - Ma ha anche confessato che a letto, in compagnia di loro due, si è trovata quasi sempre nella condizione di guardarli mentre facevano sesso. 
    - E non si è mai ribellata?
    - Al tabloid che l'ha intervistata, rendendo pubblica la sua testimonianza, ha raccontato che David Bowie stravedeva per fare sesso a tre.
   - E lei?
   - Lei faceva sesso volentieri nei diversi modi, sia con la presenza di un altro uomo sia di una donna.
    - E ti ha scandalizzata la cosa?
    - Affatto!
    - Conoscendoti intimamente ne ero più che certa.
    - Stanotte ho sognato che noi due facevamo l’amore. Eravamo nude nel tuo letto, impegnate a fare un 69, mentre il tuo compagno stava a guardarci. - mi sbilancio a dire certa di sorprenderla non poco con questa rivelazione.
    - Ah. - è l'unica cosa che sa dire perché l'ho messa in imbarazzo.
    - Non ci credi?
    - No.
   - Peccato.
    - E lui sembrava godere delle effusioni che tu e io ci scambiavamo?
    - Non ci ho fatto troppo caso impegnata com'ero a leccarti la passera.
    - Ma la sua presenza l'hai trovata eccitante, vero?
    - Ormai sono lontani i tempi in cui tu e io facevamo l’amore insieme. Quello di cui sono certa è che non avevamo mai avuto bisogno della presenza di una terza persona per dare piacere ai nostri corpi.
   - E' vero...
    - Però se devo essere sincera non mi dispiacerebbe, affatto, tornare a scopare ancora una volta con te, magari in presenza del tuo attuale compagno.
    - Scordatelo.
    - E allora perché mi hai cercata, insistendo affinché accettassi questo incontro? Posso sapere cosa vuoi da me?
    - Dopo che abbiamo messo fine alla nostra storia, un anno fa, ho seguitato comunque a leggere i racconti erotici che pubblichi nel tuo Blog, così qualche giorno fa mi venuta una gran voglia di mettermi alla prova e cimentarmi nello scrivere una storia erotica, magari autobiografica. 
   - E mi hai cercata perché hai bisogno di una ispirazione?
   - Ho cominciato a guardarmi in giro, leggendo su internet racconti erotici, infine mi sono detta che se davvero voglio cimentarmi a scrivere un racconto erotico perché dovrei scriverlo brutto? Tanto vale che mi impegni a scriverne uno bello e ben scritto, giusto? E qui subentri tu perché chi meglio di te potrebbe darmi dei consigli?
    - Non ho capito se mi stai prendendo per il culo oppure no. 
    - Sono sincera invece.
    - Pensi di avere creatività e sufficiente talento per scrivere un racconto erotico o un romanzo? 
   - Non lo so, però voglio mettermi alla prova.
   - Magari di esperienza per quanto concerne il sesso non posso negare che tu ne abbia da vendere, ma non è per niente facile trasferire delle emozioni sulla carta.
    - Appunto per questo, alla luce delle esperienze che ti sei fatta scrivendo, mi piacerebbe ricevere dei suggerimenti che possano essermi utili per scrivere un romanzo erotico, magari di successo.
    - Un romanzo erotico di successo?
    - Scherzo, dai… però vorrei dei suggerimenti per cominciare a scrivere un racconto erotico.
    - Beh, un primo suggerimento che sento di darti è che la storia che ti accingi a scrivere deve incuriosire i tuoi ipotetici lettori già dalle prime righe, magari suscitando in loro un torpore mentale del tipo: “Non ci posso credere!”.  E questo dipenderà molto dal tipo di storia e dal modo con cui l’andrai a raccontare. Comunque ricorda che creatività e talento non sono un dono della natura, ma si acquisiscono leggendo e scrivendo. Questa cosa l'ho sentita dire in una intervista fatta a Mogol autore di molti testi delle canzoni di Lucio Battisti.
    - Lascia stare quello che dice Mogol, ma secondo te io sono dotata di talento e sufficiente creatività?
    - Manuela quello che posso affermare con sicurezza è che hai un talento naturale per fare sesso, sei nata per fare l’amore, questo te lo posso assicurare, mentre se sei anche capace di scrivere storie di sesso non lo so, comunque puoi migliorare il tuo modo di scrivere facendo ricorso a piccoli accorgimenti.
    - Quali? Fammi degli esempi, dai.
    - Beh, prima di tutto soffermiamoci a parlare sul modo in cui si dovrebbe scrivere un racconto erotico. Sei d’accordo?
    - Sì, certo, mi fido di te. Vai…
    - Un racconto erotico funziona, come ti ho già accennato, quando l'autore riesce, già dalle prime pagine, a suscitare curiosità ed emozioni in chi lo legge senza per forza fare ricorso a scene esplicite di sesso. Sei d’accordo?
    - Mi fido di quello che dici.
    - Occorre dare l’impressione a chi legge di essere nella situazione di chi sta sbirciando attraverso il buco di una serratura la scena che stai descrivendo, magari soffermandoti a raccontare i pensieri dei protagonisti e certi particolari della scena. 
    - E poi?
    - Occorre essere fantasiosi. Lascia stare i soliti racconti dove la segretaria viene circuita e sodomizzata dal datore di lavoro oppure il ginecologo che si scopa la paziente. In questo periodo, tanto per farti un esempio, vanno alla grande gli amori gay, potresti cominciare da lì, d'altronde una certa esperienza lesbo te la sei fatta in prima persona in questi anni, perlomeno prima di conoscere il tuo attuale compagno, no? Potresti ispirarti a persone vere e accadimenti da te vissuti come quando scopavi con me, ad esempio, se questo può servirti come ispirazione.
    - Potrebbe essere una idea.
    - La scena erotica non ha bisogno di essere ambientata in posti strani, può essere collocata dappertutto anche in una caffetteria, come quella che ci ospita adesso. Niente sesso nei bagni delle caffetterie ormai non se ne può più. Evita anche il cliché casalingo alla you-porn della donna annoiata che si fa scopare dall’idraulico di turno o dall’imbianchino.
    - Cos'è importante allora?
    - Nel complesso delle diverse trame che puoi prendere in considerazione ti devi maggiormente applicare nel creare l’effetto della morbosità sentimentale, perché è questo ciò che il tuo scritto deve suscitare. Mi sono spiegata? Comunque scrivendo una storia occorre concentrarsi in quei particolari che possono coinvolgere maggiormente i lettori. Non bisogna avere fretta di arrivare subito al sodo, d'altronde anche nella realtà funziona così… giusto?
    - Sì.
    - Se poi chi scrive è una viziosa, sfacciata e passionale anche nella realtà, stai sicura che sarà capace di eccitare i lettori sino allo sballo.
    - E tu sei rimasta una donna viziosa come ho imparato a conoscerti?
    - Dimmi la verità, a te di scrivere dei racconti erotici non interessa un cazzo vero?
    - Non avrai creduto a quello che ti ho detto sino a ora, vero?
    - No.
    - E allora secondo te qual è il motivo per cui ti ho cercata?
    - Non lo so, prova a dirmelo tu.
    - E’ così difficile da capire? - mi interrompe Manuela dispensandomi un sorriso che pare tutto un programma.
    Ogni volta che mi trovo di fronte a lei mi sorprendo nello scoprire aspetti del suo carattere sempre nuovi e in netto contrasto con la bellezza del giovane corpo. Quando stavamo insieme non sopportavo certi suoi atteggiamenti e soprattutto le frequentazioni maschili. E’ questo il motivo per cui ho messo la parola fine alla nostra relazione. Trovarmela di nuovo di fronte mi sta suscitando una serie di emozioni che per troppo tempo sono rimaste sopite. Mi ritrovo con il respiro in affanno, il petto in subbuglio, e un gran caldo fra le cosce perché la passione verso di lei non ha mai smesso di ardere durante tutto il tempo della nostra lontananza.
    - Non pensi di dovermi delle spiegazioni?- dico sporgendomi con il mento in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo.
    - Spiegazioni?
    - Mi fai stare male, lo sai?
    - Sono qui, non ti basta?
    - Vorrei averti tutta per me, dovresti saperlo.
    - E non è sempre stato così?
    - Ne sei sicura?
    - E tu ne dubiti?
    Non le rispondo, ormai non mi sono rimaste altre parole da spendere. Manuela viene a sedersi al mio fianco e senza sparare parole d’amore mi attira a sé, m’infila la lingua nella bocca e mi bacia. Sarei impazzita se non l’avessi assaggiata subito. Mi dà un morso sulle labbra e io ricambio il gesto come eravamo solite fare ai vecchi tempi. La sua bocca ha mantenuto intatta il sapore di mandorle e zucchero filato. Restiamo a deliziarci della mescolanza della nostra saliva assaporandone il gusto. Ci alziamo in piedi e ci allontaniamo dal tavolo dove siamo rimaste sedute per troppo tempo.
   Mano nella mano usciamo dal locale infischiandocene della gente seduta ai tavoli che ci guarda con sospetto. A pochi passi dalla caffetteria c’è l’abitazione di Manuela. Mi ritroverò a scopare ancora una volta nel suo letto a distanza di un anno, ma non posso fare a meno di lei… anche se non mi ha ancora rivelato se a casa sua troverò il suo compagno. Sta a vedere che il sogno che ho fatto a proposito del sesso a tre con lui presente era un presagio. 

 

 
 

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