E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.      

   Giovanna è venuta ad aprirmi la porta con indosso un abito nero, lungo, super attillato, che ne esaltava le curve sinuose lasciandomi incantato perché la faceva apparire pari a una diva del cinema.
    - Entra e accomodati dove vuoi. - ha detto in modo spiccio.
    L'ho seguita in camera da letto e mi sono spogliato. In risposta al mio spogliarello si è mostrata nuda di schiena. All'improvviso ha girato il capo, solo quello, carezzandosi una natica come fosse sua intenzione richiamare la mia attenzione sul culo, ed era proprio così perché non vedevo l'ora d'incularla.