E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.      

   Non so cosa provo per te, figuriamoci se ho la consapevolezza di cosa provi tu. Eppure invadi di continuo i miei pensieri senza lasciarmi la possibilità di decidere se lasciati entrare nella mia mente oppure no. Quando sei lontano mi mancano le tue carezze, i baci, le mani che frugano il mio corpo, e quel tuo sguardo che mi spoglia insinuandosi nel mio cuore, squarciandomi l'anima, lasciandomi indifesa senza che io possa fare niente per evitarlo. Fingo con me stessa che non m'importa niente di te, invece continuiamo a inseguirci e allontanarci per poi avvicinarci più di prima.