E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

     Oggi pomeriggio mi è venuta una irrefrenabile voglia di focaccia ligure. La voglia era così pressante che, per mangiare qualcosa di vagamente somigliante, mi sono fatta delle bruschette morbide all'olio. Stasera sono sola dentro casa e mi è saltata addosso una irrefrenabile voglia di gelato. Lo mangio per non pensarti. Mi manca il tuo cazzo e non riesco a pensare ad altro. Le vie del piacere sono infinite e il vibratore è senz'altro il sex toy cui potrei fare ricorso per masturbarmi, ma niente di diverso dal tuo cazzo può sostituirti fra le mie cosce e nel cuore.