E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più non una di meno.   

   Ho l’ansia. Sto male. Ho creduto d’essere un uomo forte perché nella vita me la sono sempre cavata senza troppi sforzi. Sennonché dopo che Francesca mi ha abbandonato, nonostante trent’anni di vita in comune, sono crollato. Non ho voglia di finire intrappolato in una nuova relazione, sto imprigionato fra le mura di casa senza fare niente, avendo come unica compagnia lo schermo di un computer. I miei pensieri non hanno né capo né coda. Seguito a farmi domande sull’amicizia, sull’amore, sul sesso, mentre a proposito della vita ho concluso che non ci ho capito niente.