E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

   Silvia era sempre disponibile a fare l’amore. Di solito mi aspettava nuda sotto le coperte perché detestava essere spogliata. Le piaceva fare sesso assumendo la posizione ventre contro ventre, mentre io preferivo montarla sino allo sfinimento alla maniera dei cani, dando libero sfogo ai miei naturali istinti selvaggi. Scopare Silvia messa a quattro zampe, con me che la penetravo da dietro, era un piacere senza uguali, ma anche a lei non dispiaceva essere presa alla pecorina, proprio per ragioni animalesche, anche se non era la posizione che prediligeva perché non ci permetteva di scambiarci baci e barattare sguardi appassionati.