E' chiamato drabble un racconto
  di senso compiuto di 100 parole, non una di più, non una di meno.   

   Giovanna "Coscialunga" prestava servizio come infermiera nel reparto di chirurgia vascolare dove occasionalmente operavo come tecnico di radiologia. Una mattina, incontrandola, poco prima di entrare in sala operatoria per effettuare una radiografia a un paziente, le ho chiesto: "Gira voce che non porti mai le mutandine, è vero?". Lei non si è scomposta, affatto, ha sbattuto le ciglia dopodiché ha detto: "il tempo che ci vuole a toglierle può fare perdere facili occasioni". Ha abbassato i pantaloni, sotto il camice verde, e, oplà, mi ha mostrato il pube adornato da un triangolo scuro. "Ma a te non la do".